IL PETTEGOLEZZO è LA GIOIA DELL’ANIMA O LA DANNAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE?

 da HR ONLINE

Un giovane parroco va in un paese a sostituire quello anziano. Questo lo accoglie per le consegne e gli spiega un po’ tutta la situazione, che risulta essere abbastanza semplice.

“Vedi, questo è un paese tranquillo, come tanti altri… Tutta buona gente con i suoi peccatucci più o meno nascosti, che poi apprenderai in confessione… Però guardati da quella donna là, che è una gran chiacchierona: sa tutto di tutti e, se non la eviti, ti fa perdere intere mattinate a raccontarti tutti i pettegolezzi del paese”.

Il giovane prete ne prende atto e cerca di evitare con cura e diplomazia ogni contatto con la donna indicatagli.

Ma una mattina, come apre la porta della chiesa, se la trova davanti e non fa neanche a tempo a inventare qualche scusa che lei lo saluta e attacca istantaneamente a parlare, raccontando ogni sorta di pettegolezzo, corna, tradimenti vari e così via: “Vede, Padre, io ho possibilità di sapere tutto di tutti nel paese, perché abito in quella casa su in alto! Pensi che assisto alla Messa mentre Lei celebra dato che la vedo attraverso quella finestra là della chiesa…”.

Il Parroco, un po’ stralunato dalle chiacchiere, si congratula: “Benissimo! Ma allora non si muova neanche da casa! Con la lingua che ha può anche arrivare a prendere la Comunione!!!”.

Chi racconta questa barzelletta è addirittura Papa Francesco. Ed aggiunge: “Cosa mi spaventa? Quando una persona è cattiva, la malvagità. Tutti abbiamo il seme della cattiveria dentro, ma quando una persona sceglie di essere cattiva mi spaventa, perché può fare tanto male, in famiglia, sul posto di lavoro, anche in Vaticano quando c’è il chiacchiericcio…».

Tutto è nato dalla domanda di una bambina, Sara, la quale dopo aver chiesto a Francesco di cosa abbia paura ha aggiunto: «Io ho paura delle streghe». Bergoglio le ha risposto così: «Le streghe non esistono e non fanno paura. Fanno magari tre o quattro cose, ma quelle sono stupidaggini. Le streghe non hanno alcun potere. Sono una bugia». Papa Francesco ha poi proseguito: «Voi avete visto in tv cosa fanno i terroristi. Buttano la bomba e scappano. Le chiacchiere sono come il terrorismo, distruggono tutto e soprattutto distruggono il tuo cuore, che diventa arido». Ancora: «Mordetevi la lingua prima di dire chiacchiere, farà male, ma non farete male agli altri. Sparlare dell’altro di nascosto, distruggerlo, è bruttissimo, è “fare la strega”», ha ammonito Bergoglio.

Quanto dice Papa Francesco è assolutamente giusto, ma forse coglie solo una parte della realtà. Quando non distrugge le amicizie, lo spettegolare le rafforza ed è ipotizzabile che una parte del peso del lavorare da casa discenda dalla difficoltà di restare al corrente del gossip più fresco e scabroso. Le ricerche che dimostrano i benefici del malignare insieme sulle persone non presenti sono ormai numerose. L’elemento più recente è uno studio dell’Università di Pavia  che dimostra come lo spettegolare aumenti la produzione dell’ormone dell’ossitocina nel corpo, diminuendo invece la presenza di cortisolo. Le sostanze, detto popolarmente, sarebbero rispettivamente gli ormoni della «felicità» e dello «stress». Il primo scienziato a sottolineare il lato positivo del parlare male degli altri è stato l’antropologo inglese Robin Dunbar, alla fine degli anni ‘90. Riconosceva al pettegolezzo la capacità positiva di procurare a chi sparla un’identità condivisa, un ruolo di appartenenza.

Oggi una conferma arriva perfino dalla Normal South China University, dove si è utilizzata la tecnica della risonanza magnetica per seguire l’attività cerebrale di chi spettegola. Sparlare degli altri avrebbe, secondo i cinesi, un effetto sul cervello simile a quello procurato dal consumo di un alimento gradito.

Come abbiamo visto, anche in questo caso, la realtà presenta una valenza doppia e contraddittoria. L’organizzazione si basa sui rapporti tra le persone e questi per funzionare devono fondarsi sulla reciproca fiducia. Gli essere umani per fidarsi tra loro hanno bisogno non solo di atti formali, ma anche di molta informalità e, paradossalmente, persino il parlarsi alle spalle fa parte di questa confidenzialità.

Tuttavia, nei rapporti interpersonali e nelle organizzazioni, il pettegolezzo, il parlarsi alle spalle, può facilmente diventare un vero atto terroristico. Che distrugge persone e organizzazioni.

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