CONTRO L’ELOGIO COLLETTIVO DELL’IGNORANZA

 da Blog di Paolo Iacci

Vi propongo oggi Victor Hugo. Nel 1848 fece un discorso rimasto celebre per denunciare il pericolo sociale dell’ignoranza “L’ignoranza è il pericolo sociale più grande. La libertà inizia dove finisce l’ignoranza”.

Assai più modestamente anch’io vorrei denunciare come sia in atto in Italia una sorta di elogio collettivo dell’ignoranza. Vale per le nostre imprese dove la formazione è stata tagliata negli ultimi dieci anni in modo deciso. Vale per l’intero nostro Paese  dove si sono tagliati i fondi per la cultura. Vale per l’opinione pubblica che preme i più ignoranti in una classe dirigente già di basso profilo.

Un breve stralcio del discorso sul  “Sostegno alle lettere e alle arti. Sul pericolo dell’ignoranza” del 10 novembre del 1848 contro i tagli alla cultura, letto nel parlamento francese dallo scrittore e deputato Victor Hugo.

“Io dico, signori, che le riduzioni proposte sul bilancio speciale delle scienze, delle lettere e delle arti sono negative per due motivi. Sono insignificanti dal punto di vista finanziario e dannose da tutti gli altri punti di vista.

Insignificanti dal punto di vista finanziario. Questa è di una tale evidenza che provo imbarazzo nel sottoporre all’assemblea il risultato di un calcolo proporzionale che ho fatto. Non vorrei suscitare le risa dell’assemblea in una questione seria, tuttavia mi è impossibile evitare di proporre un paragone decisamente triviale, decisamente volgare, ma che ha il merito di illuminare il problema e renderlo per così dire visibile e palpabile.

Che pensereste, signori, di un privato che, avendo millecinquecento franchi di rendita, dedicasse ogni anno alla propria cultura intellettuale, per le scienze, le lettere e le arti, una somma assolutamente modesta, cinque franchi, e che, in un giorno di rinnovamento, decidesse di economizzare sulla propria cultura cinque centesimi?”…..

“E quale momento viene scelto? È qui, a mio parere, l’errore politico grave che vi segnalavo all’inizio, quale momento viene scelto per mettere in dubbio tutte le istituzioni in un colpo solo? Il momento in cui sono più necessarie che mai, il momento in cui, anziché limitarle, bisognerebbe ampliarle e farle crescere.

Eh! Qual è in effetti, e faccio appello alla vostra coscienza, faccio appello ai sentimenti di tutti voi, qual è il grande pericolo della situazione attuale? L’ignoranza. L’ignoranza più ancora che la miseria.

L’ignoranza che straripa, che ci assedia, che ci investe da tutti i lati. È col favore dell’ignoranza che certe dottrine distruttive passano dalla mente spietata dei teorici al cervello confuso delle folle.

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