CAMPAGNA ELETTORALE, UN PO’ DI SERIETÀ, PLEASE…

 da BLOG

L’ insegnante ad un alunno:

– Quanto fa 8 per 3?

-Martedì! – risponde il ragazzo.

-Forza, quanto fa 8 per 3?

-Fa 19.

-Ma no! Insomma, pensaci bene: 8 per 3.

-Fa 24.

Bravo! E adesso dimmi come ci sei arrivato.

– Semplice, ho diviso martedì per 19.

Vi fa ridere?! A me personalmente molto poco, ho ripreso questo scambio di battute solo perché riproduce il livello medio delle proposte che per alcune settimane ci siamo sentiti ripetere durante questa campagna elettorale.

Non vorrei consigliare nessun candidato, né censurare nessun partito. Credo però sia lecito chiedere un po’ più di serietà.  Una volta le promesse elettorali servivano a indicare un programma di governo, a dare una prospettiva credibile di soluzione dei problemi. In campagna elettorale, invece, il gioco è stato solo a chi è riuscito a spararla più grossa. Se le promesse dovessero essere realizzate nel giro di breve dovremmo trasformarci in un Paese senza tasse e senza leggi, con i cittadini coperti di ogni bonus e regalia possibile.

Io sono abituato nelle imprese a dover giustificare ogni scelta che propongo, a spiegare i miei obiettivi, a indicare la via concreta del come perseguirli. Dire unicamente “faremo questo” o “aboliremo quest’altro” senza specificare come e con quali effetti persino nell’assemblea del mio condominio risulterebbe inaccettabile, ma sembra non lo sia stato nel nostro Paese.

Noi ci occupiamo di lavoro e del funzionamento delle nostre imprese, siamo persone serie. Chiedere un po’ più di serietà a tutti da oggi in poi è chiedere troppo?!

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