MENTIRE PER ESSERE ASSUNTO, MOLTE VOLTE SENZA ESSERE SCOPERTI!

 da il Blog di Paolo Iacci

Una recente ricerca WTO afferma che circa il 40% degli adulti in cerca di lavoro ammette di aver mentito nello scrivere il proprio cv.

Le bugie ovviamente sono di diverso tipo e “peso”. Si va da chi ha semplicemente lievemente esagerato sui risultati ottenuti a chi si è inventato una laurea, una specializzazione o un lavoro che in realtà non ha mai fatto. Durante la compilazione del curriculum ci si vuole ovviamente presentare al meglio per massimizzare le probabilità di ottenere un colloquio di lavoro. Si devono quindi evidenziare gli aspetti migliori e più pertinenti della nostra esperienza. Più il mercato si fa difficile più si è tentati a cercare di trarre il maggior profitto possibile dalle esperienze fatte.

Ovviamente una cosa è cercare di vendersi al meglio, cercando di “abbellire” il proprio cv altra cosa è inventarsi di sana pianta una competenza che in realtà non si possiede. A parte gli ovvi aspetti di ordine etico così evidenti che non credo valga la pena soffermarsi, vi è un altro aspetto interessante.

Sembra infatti che in molti casi il futuro datore di lavoro ci caschi in moltissimi occasioni. Talvolta basta avere il linguaggio giusto e la necessaria sfrontatezza. In moltissimi casi le imprese di fatto svolgono dei colloqui tecnici molto superficiali. Così poco approfonditi da non cogliere sempre chi ha mentito. Non si fanno le telefonate di referenza e le prove di ordine tecnico sono considerate un’inutile perdita di tempo come se un semplice colloquio fosse più che sufficiente. A dirlo così sembra impossibile, eppure è quello che di fatto avviene in percentuali ormai molto significative.

Mentire sulla padronanza di una lingua straniera è ovviamente molto difficile ma mentire riguardo la profondità e la durata di un’esperienza appare assai più agevole. Quando le imprese cercano la produttività nella selezione basandosi solo sul tempo in cui si chiudono le ricerche in corso e non sui risultati ottenuti dal candidato assunto succede questo e altro. Chi è causa del suo mal….

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